CIRCOLARE n. EM-01/2011
Oggetto: Riorganizzazione delle Colonne Mobili Regionali e del dispositivo di
mobilitazione per grande calamità.
Anche sulla scorta dell’ultima importante esperienza condotta sul cratere del sisma abruzzese, è
emersa la necessità di provvedere alla riorganizzazione delle Colonne Mobili Regionali e del
dispositivo di mobilitazione per grande calamità, già disciplinato dalla circ. Min. Int. n. 28 del 6
novembre1991, tenendo conto:
delle novità di carattere istituzionale ed, in particolare, dei ruoli assunti nel tempo dal
Dipartimento della Protezione Civile e dalle Regioni;
delle variazioni intervenute nell’ordinamento del Corpo e delle nuove specialità;
dell’ammodernamento tecnologico;
dei limiti e delle incertezze che si sono evidenziati nella catena di comando e controllo e
nella gestione tecnica ed amministrativa delle unità mobilitate.
Atteso quanto sopra, si è ritenuto in primo luogo di mantenere l’impianto generale della circolare
28/1991 limitatamente a quegli aspetti nei quali ancora oggi si riconoscono caratteristiche di
validità, ed in particolare:
modularità delle unità operative;
flessibilità d’impiego per ogni tipo di calamità;
autonomia logistica;
distribuzione uniforme delle dotazioni sul territorio nazionale;
gestione territoriale a cura delle rispettive Direzioni Regionali VV.F.;
allertamento e mobilitazione a cura del Centro Operativo Nazionale VV.F.
Per contro, si è reso necessario introdurre importanti variazioni strutturali riguardanti:
1. la consistenza del dispositivo di mobilitazione;
2. il comando in zona di operazioni (Comando di Cratere);
3. la funzione dei Comandi Operativi Avanzati (C.O.A.) e la gestione dei campi-base;
4. il raccordo con gli organismi del “Sistema di protezione civile nazionale”.
1. Consistenza del dispositivo di mobilitazione
In relazione ai rischi naturali “storici” ed alla vastità dei territori che potranno essere interessati da
calamità, è stata formulata un’ipotesi d’impiego di un contingente massimo di 3.000 unità su un
unico cratere. Per assicurare condizioni logistiche rispondenti a criteri di modularità e semplice
gestione, si è ritenuto di fissare in 300 unità la capacità ricettiva di ciascun campo-base.
Resta fissata quindi in dieci campi-base (che, come si dirà più avanti, coincideranno con le sedi dei
Comandi Operativi Avanzati) la consistenza delle dotazioni logistiche da approntare per la
mobilitazione.
Nella nuova configurazione quindi solo alcune Direzioni Regionali disporranno delle dotazioni
logistiche per la costituzione dei campi. In zona di operazioni, le unità operative provenienti da
Direzioni Regionali prive di dotazioni troveranno sistemazione logistica nei campi-base allestiti
dalle altre Direzioni Regionali secondo le disposizioni che saranno puntualmente fornite dal C.O.N.
2. Comando in zona di operazioni
Mentre nell’ambito di ciascuna Direzione VV.F. il Direttore Regionale è responsabile del
mantenimento dell’efficienza operativa delle dotazioni di CMR assegnate, in zona di operazioni il
Direttore Regionale territorialmente competente assume il comando di tutte le forze VV.F.
mobilitate costituendo il “Comando di Cratere”. Nel caso di sede vacante, la funzione sarà attribuita
ad un dirigente generale designato dal Capo del Corpo.
3. Comando Operativo Avanzato
Presso ciascun campo-base si insedierà un Comando Operativo Avanzato (C.O.A.),
gerarchicamente dipendente dal Comando di Cratere, il quale, oltre a dirigere tutte le operazioni
nell’ambito della giurisdizione territoriale assegnata dal Comandante di Cratere, curerà la gestione
amministrativa del campo-base ove è insediato e del personale ivi confluito.
4. Raccordo con gli organismi del “Sistema di protezione civile nazionale”
E’ noto che nell’area colpita dalla calamità il Sistema di protezione civile nazionale prevede
l’insediamento di centri di coordinamento (DI.COMA.C., COM, COC) che, a vario titolo e con
competenza territoriale determinata, si occupano di problematiche assistenziali, di ordine e
sicurezza pubblica, di ripristino di infrastrutture e di servizi, e di quant’altro necessita alla
popolazione colpita dall’evento quanto meno sino al superamento della fase emergenziale.
Al fine di assicurare un canale univoco ai flussi informativi e dispositivi intercorrenti fra gli
organismi di Protezione Civile e le strutture VV.F. costituire sul cratere, si rende indispensabile
individuare i dirigenti VV.F. che, in quanto preposti alle unità operative, saranno i titolari esclusivi
del raccordo.
* * * * *
La Direzione Centrale per l’Emergenza e la Direzione Centrale per le Risorse Logistiche e
Strumentali programmeranno in sinergia le rispettive attività per indirizzare le risorse disponibili
verso il completamento del dispositivo riportato in allegato alla presente disposizione.
I Sigg. Direttori Regionali, previa ricognizione dell’esistente,:
1. predisporranno tutte le necessarie iniziative per adeguare le dotazioni esistenti al nuovo
dispositivo;
2. adotteranno i relativi provvedimenti organizzativi;
3. inoltreranno alla Direzione Centrale per l’Emergenza le richieste di finanziamento relative
alle esigenze che riterranno prioritarie.
Relativamente all’ultimo punto, si confida che dette richieste saranno realisticamente
quantificate tenendo conto delle attuali disponibilità ovvero programmate per essere soddisfatte
in due esercizi finanziari.
IL CAPO DEL CORPO NAZIONALE
DEI VIGILI DEL FUOCO
(Pini)
– Riorganizzazione delle CC.MM.RR.e del dispositivo di mobilitazione per grande calamità –
Allegato alla circolare EM- 01 del (data)
DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE
DIREZIONE CENTRALE PER L’EMERGENZA ED IL SOCCORSO TECNICO
ALLEGATO alla circolare n. EM -01 del (data)
RIORGANIZZAZIONE DELLE COLONNE MOBILI REGIONALI
E DEL DISPOSITIVO DI MOBILITAZIONE PER GRANDE CALAMITA’
Parte Prima
UNITA’ DI PRONTA MOBILITAZIONE
La mobilitazione del dispositivo d’intervento per grande calamità viene disposta dal C.O.N.
mediante il trasferimento progressivo sul cratere di unità operative logisticamente autonome ed
organicamente inserite negli speciali comandi istituiti sul medesimo scenario emergenziale.
Le unità operative in dotazione alle Direzioni Regionali, come da annesso, sono le seguenti:
Sezione Operativa di CMR
L’organico della S.O. tipo rimane fissato in 9 unità su automezzi della seguenti tipologia:
1 ACT/op
1 AF/op
1 CA
Indicativamente, si dovrà prevedere che il 50% delle Sezioni Operative possa essere approntato in
versione “SISMA” ed il restante 50% in versione “ALLUVIONE”:
Versione “SISMA”:
Personale: 4 unità VV.F. (autisti e generici) + 5 unità VV.F. “USAR” [Urban Search and
Rescue]
Macchinario ed attrezzature: le attrezzature per gli USAR potranno essere caricate
sull’ACT/op o sull’AF/op; laddove sia in dotazione uno speciale automezzo allestito
“USAR”, quest’ultimo si aggregherà alla S.O.
A rimorchio: gruppo elettrogeno, carrello-fari, carrello logistico (eventuale)
Versione “ALLUVIONE”:
Personale: 3 unità VV.F. (autisti e generici) + 3 unità VV.F. “SA” (ovvero 2 “SA” + 1
“FLU”) + 3 unità VV.F. “FLU”
Macchinario: N. 1 AF/SAF o CA/SAF + RI/BP e Rafting
A rimorchio: RI/BA o RI/BP, motopompa di grande portata, carrello fari, carrello logistico
(eventuale)
– Riorganizzazione delle CC.MM.RR.e del dispositivo di mobilitazione per grande calamità –
Allegato alla circolare EM- 01 del (data)
Nucleo SMZT di CMR
• Personale: 4 unità SMZT
• Macchinario: N. 1 AF/SMZT + RI/BP + 1 CA
Gruppi Operativi Speciali (G.O.S.) di CMR
I G.O.S di CMR avranno una composizione tale da poter essere impiegati in alternativa per lavori
di “demolizione” e “movimento terra” sulla base di specifica richiesta del C.O.N.
Macchinario in dotazione al G.O.S.
1. Un semirimorchio 3/4 assi e motrice
2. Un escavatore (da almeno 200 q. in assetto operativo) con accessori (polipo o pinza
selezionatrice; frantumatore o pinza; cesoie; martello demolitore)
3. Un caricatore frontale gommato da almeno 120 q (con benna di larghezza circa 2,5 m)
4. Un ACT 4 assi con cassone scarrabile e ribaltabile da 400 qli
5. Una mini caricatore frontale di larghezza compatibile con il cassone dell’ACT (circa 2 mt)
6. Una CA
7. Un AF di supporto
Saranno inoltre in dotazione gruppi operativi dotati di macchinario idoneo all’impiego in ambiti
urbani angusti:
MOVIMENTO TERRA “MINI” (GOS/Mini)
1. Un ACT 2 assi (4×4 o 4×2) con cassone scarrabile o ribaltabile con gru retrocabina (da 16 0
20 t x m)
2. Un rimorchio biga 2 assi idoneo al trasporto di container ISO 20”
3. Un mini escavatore (da 16 a 50 q.) con accessori (benna standard)
4. Un mini caricatore frontale (larghezza da 1,4 a 1,8 m)
5. Una CA
6. Un AF di supporto
MOVIMENTO TERRA “MINI – MINI” (GOS/M-Mini)
1. Un ACT 2 assi (4×4 o 4×2) con cassone scarrabile e/o ribaltabile con gru retrocabina (da 16
o 20 t x m)
2. Un mini escavatore (da 10 q. circa) con accessori (benna standard)
3. Un mini caricatore frontale (larghezza fino a 1,4 m)
4. Una CA
5. Un AF di supporto
Squadra SAF di CMR
Le squadre SAF di CMR opereranno generalmente nella fase di messa in sicurezza delle strutture e
delle infrastrutture del cratere. Dipenderanno direttamente dal Comandi di Cratere che ne disporrà
le operazioni su richiesta dei C.O.A.
La composizione della squadra SAF è fissata come segue:
Personale: 6 unità con qualificazione almeno 1B e 2A;
Macchinario: un AF 4×4 ed una CA.
– Riorganizzazione delle CC.MM.RR.e del dispositivo di mobilitazione per grande calamità –
Allegato alla circolare EM- 01 del (data)
Squadra USAR di CMR
La squadra USAR di CMR, aggregata ad una Sezione Operativa, è comandata da un funzionario
“strutturista” ed è composta da:
3 addetti alla penetrazione in macerie e salvataggio;
2 addetti alla ricerca strumentale.
Nucleo NBCR avanzato di CMR
Coincide con la composizione fissata dalla specifica disposizione istitutiva (oggi circolare n. 6 del
22 maggio 2002).
Nucleo Coordinamento Puntellamenti (NCP) di CMR
Il Nucleo, alle dirette dipendenze del Comando di Cratere, prende in esame le questioni concernenti
la realizzazione di opere provvisionali (progettazione, consulenza alla progettazione, direzione
lavori, etc.).
I componenti sono designati dal Capo del Corpo fra i dirigenti ed i funzionari di provata esperienza
nel settore.
Il Nucleo, per le opere da realizzarsi da parte delle squadre VV.F. specializzate (v. annesso), si
avvale del supporto dell’Unità di Approvvigionamento Materiali e Attrezzature appositamente
costituita presso il comando di Ferrara che ne curerà il mantenimento e la pronta disponibilità.
Nucleo TAS di CMR
Il Nucleo, alle dirette dipendenze del Comando di Cratere, si occupa di rilievo topografico e del
supporto cartografico alle operazioni.
I componenti sono designati dal Capo del Corpo fra il personale di provata esperienza nel settore.
Nucleo Cinofili di CMR
Il Nucleo Cinofili di CMR è composto da due unità cinofile.
Nucleo Elicotteri di CMR
E’ costituito dai velivoli e dagli equipaggi dislocati sul cratere con base aeronautica presso la sede
di Reparto Volo VV.F. più prossima al cratere.
Ove richiesto dallo scenario emergenziale, ad ogni equipaggio di volo saranno aggregate due unità
SAF-2B e/o due unità SMZT provenienti dalla stessa Direzione Regionale dell’equipaggio.
– Riorganizzazione delle CC.MM.RR.e del dispositivo di mobilitazione per grande calamità –
Allegato alla circolare EM- 01 del (data)
Parte Seconda
LOGISTICA, TELECOMUNICAZIONI E COMUNICAZIONE
Dotazioni logistiche per la costituzione dei campi-base
La dotazione nazionale è costituita, in questa prima fase prima fase riorganizzativa, da 10 campi
base con capacità ricettiva sino a 300 unità ciascuno.
Le Direzioni Regionali assegnatarie delle dotazioni sono:
Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Calabria, Marche, Puglia,
Sicilia.
In una seconda fase, saranno previste dotazioni anche per le Direzioni Regionali della Campania e
della Sardegna.
Le Direzioni Regionali cureranno la gestione e la manutenzione delle dotazioni e predisporranno i
programmi di formazione del personale dedicato al montaggio del campo.
I contingenti operativi mobilitati provenienti dalle Direzioni Regionali prive di logistica saranno
ospitati nei campi-base di cui sopra secondo le disposizioni che saranno fornite dal C.O.N. di
concerto con le Direzioni Regionali stesse.
Dotazioni logistiche dei reparti mobilitati nella fase iniziale dell’emergenza
Poiché l’allestimento di un campo-base sul cratere richiede tempi non inferiori ad una settimana,
tutti i reparti mobilitati nella prima fase dell’emergenza dovranno avere al seguito le dotazioni
“minime ed essenziali” per operare in piena autonomia logistica tenuto anche conto che in zona
d’operazioni potrà non essere disponibile alcun servizio.
A tal fine, le Direzioni Regionali potranno:
– ricondizionare gli AF/Pol sostituendo le attrezzature in caricamento con tende, effetti da
campo, dotazioni essenziali per l’igiene personale e per il confezionamento di pasti;
– allestire appositi container scarrabili per le medesime esigenze di cui sopra;
– adottare soluzioni diverse eventualmente in cooperazione con le strutture di Protezione
Civile regionali.
Allorché saranno disponibili sufficienti risorse finanziarie, si provvederà a dotazioni uniformi in
ambito nazionale tenuto conto che le dotazioni logistiche essenziali potranno trovare utile impiego
soprattutto nelle più frequenti situazioni emergenziali della durata di pochi giorni
Sezione TLC e servizi informatici
Su disposizione del C.O.N., una sezione del TLC Nazionale, composta da quattro operatori,
provvede all’installazione del sistema di comunicazione satellitare ed ai successivi collegamenti
con il Comando di Cratere e con i C.O.A.
La Sezione avrà autonomia logistica per una settimana ed assumerà disposizioni dal Comando di
Cratere per i successivi adempimenti.
La Sezione TLC, con l’installazione delle apparecchiature necessarie, assicurerà i seguenti servizi:
streaming video: ricezione in diretta da uno scenario incidentale;
videoconferenza: comunicazioni audio-video fra sedi remote (sino a quattro sedi);
data casting: servizio di scambio di dati fra sedi (ad esempio fra il C.O.N. ed un C.O.A.);
telefonia VOIP: chiamate telefoniche in tecnologia Voice Over IP con il supporto della rete
VOIP presente nelle sedi provinciali e regionali VV.F.
– Riorganizzazione delle CC.MM.RR.e del dispositivo di mobilitazione per grande calamità –
Allegato alla circolare EM- 01 del (data)
Documentazione e comunicazione esterna
Il servizio, organizzato e gestito direttamente dal Dipartimento, opera autonomamente nella zona
delle operazioni richiedendo il necessario supporto tecnico, logistico ed informativo del Comando
di Cratere e dei Comandi Operativi Avanzati.
Il servizio:
si avvale di addetti alla comunicazione, di operatori fotografici e di video-operatori del
Corpo;
si interfaccia con il Comandante di Cratere e con i comandanti dei C.O.A. per fornire
agli organi d’informazione una comunicazione istituzionale univoca e coerente;
riporta al vertice del Dipartimento il monitoraggio dell’informazione pubblica.
– Riorganizzazione delle CC.MM.RR.e del dispositivo di mobilitazione per grande calamità –
Allegato alla circolare EM- 01 del (data)
Parte Terza
COMANDI IN ZONA D’OPERAZIONI
Comando di Cratere
Il Direttore Regionale territorialmente competente assume il comando di tutte le forze VV.F.
mobilitate. Nel caso di sede vacante, la funzione sarà attribuita al dirigente generale designato dal
Capo del Corpo.
Per assicurare la continuità dell’azione di comando, il Comandante di Cratere propone al Capo del
Corpo i nominativi di:
– un dirigente superiore per la funzione di vice-comandante di Cratere;
– un dirigente di staff;
– tre funzionari tecnici per le funzioni di raccordo;
– le unità amministrative di supporto.
Se possibile, il Comando di Cratere si insedia presso la sede della Direzione Regionale; in
alternativa il Direttore Regionale costituirà una propria sede campale ovvero si insedierà
logisticamente presso uno dei campi-base.
Il Comandante di Cratere:
– costituisce il riferimento esclusivo del Dipartimento per le questioni riguardanti
l’emergenza e del Centro Operativo Nazionale, in particolare, per l’avvio di risorse umane
e materiali nella zona delle operazioni;
– stabilisce l’allocazione di ciascun campo-base (sede di Comando Operativo Avanzato,
C.O.A.);
– attribuisce a ciascun C.O.A. una propria competenza territoriale;
– ha la gestione diretta dei nuclei specialistici (elicotteristi, sommozzatori, TLC, SAF, USAR,
cinofili, TAS, NCP e NBCR) e ne dispone le operazioni su richiesta dei C.O.A.;
– si rapporta con la struttura di coordinamento locale del Dipartimento della Protezione Civile
(oggi DI.COMA.C.), recepisce le esigenze rappresentate da quell’Organismo e dirama le
necessarie disposizioni ai C.O.A.;
– tiene i rapporti con gli organi dell’amministrazione regionale deputati all’emergenza.
Il Comando di Cratere assumerà quindi una funzione che sarà tenuta distinta da quella della
Direzione Regionale anche nel caso in cui il Comando venga insediato nella sede della Direzione
Regionale e le due funzioni vengano svolte dal medesimo dirigente generale.
Gli atti a firma del Comandante di Cratere saranno redatti su carta intestata come da modello
allegato.
Nel caso in cui l’emergenza interessi più territori regionali, sarà costituito un Comando di Cratere
per ciascuna regione. Il coordinamento fra i Comandi di Cratere è affidato in tal caso al Direttore
Centrale per l’Emergenza.
Comandi Provinciali della zona dell’emergenza
Le funzioni dei comandi provinciali con giurisdizione sulla zona dell’emergenza non può essere
preordinata tenuto conto di un possibile coinvolgimento delle proprie strutture nella calamità.
– Riorganizzazione delle CC.MM.RR.e del dispositivo di mobilitazione per grande calamità –
Allegato alla circolare EM- 01 del (data)
Il Comandante di Cratere attribuirà specifici incarichi in relazione alle necessità ed alle
disponibilità ed, in particolare, farà in modo che:
un’aliquota del personale sia aggregata ai C.O.A. per fornire l’indispensabile supporto di
conoscenza dei luoghi e delle situazioni;
i centri operativi dei comandi provinciali assicurino l’ordinario servizio di pronto
intervento;
i comandanti provinciali si rapportino con i prefetti e con gli uffici provinciali della
rispettiva giurisdizione in conformità agli indirizzi forniti dal Comando di Cratere.
Comandi Operativi Avanzati
A ciascun C.O.A. è preposto il comandante provinciale designato dal Direttore Regionale che ha
costituito la struttura logistica del relativo campo-base. Il Direttore Regionale designa altresì lo
staff tecnico-amministrativo che, di norma, sarà costituito da personale proveniente dalle strutture
regionali dipendenti; in caso di carenza localmente non colmabile, le richieste di supporto saranno
avanzate al C.O.N.
Il Comandante del C.O.A. e lo staff permangono nella funzione sino a smobilitazione.
Il Comandante:
è il responsabile delle operazioni da condurre nelle circoscrizione del C.O.A. e dipende
direttamente dal Comando di Cratere;
se necessario, istituisce presidi VV.F. nel territorio di competenza distaccando proprie unità
dal C.O.A.;
nella sua qualità di funzionario delegato del comando di provenienza, provvede
all’acquisizione delle forniture e dei servizi necessari al funzionamento del campo-base
imputandone le spese ai pertinenti capitoli del comando di appartenenza ed alle aperture di
credito disposte dal Dipartimento;
amministra tutto il personale assegnato al C.O.A. con esclusione della corresponsione degli
emolumenti spettanti; tale adempimento rimane di competenza del comando di rispettiva
provenienza del personale cui il C.O.A. farà pervenire la documentazione necessaria per la
liquidazione dei compensi per indennità di missione e per lavoro straordinario in conformità
a quanto previsto dal C.C.N.L.;
definisce, in conformità a quanto previsto dal C.C.N.L., gli orari di lavoro del personale
addetto alla gestione ed all’amministrazione del campo tenendo conto delle disposizioni
contenute nelle ordinanze appositamente emanate per l’emergenza;
si rapporta con i Centri Operativi Misti (C.O.M.) e con i Centri Operativi Comunali
(C.O.C.) istituiti presso i comuni della propria giurisdizione territoriale.
L’insediamento di un C.O.A. riproduce quindi sul cratere la struttura organizzativa ed operativa di
un comando provinciale. Gli atti a firma del Comandante del C.O.A. saranno redatti su carta
intestata come da modello allegato.
I Direttori Regionali di Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Calabria,
Marche, Puglia e Sicilia designeranno da subito un comandante provinciale della propria
giurisdizione destinato ad assumere il comando del campo-base di competenza dal momento della
costituzione sino alla smobilitazione. Contestualmente saranno fissati i criteri per l’individuazione
del personale da adibire alla gestione ed all’amministrazione del campo-base, compreso il
trattamento di detto personale nel rispetto delle possibilità offerte dall’ordinamento.
– Riorganizzazione delle CC.MM.RR.e del dispositivo di mobilitazione per grande calamità –
Allegato alla circolare EM- 01 del (data)
Organizzazione e struttura del Comando Operativo Avanzato
Si adotterà il modello gerarchico/organizzativo dell’Incident Command System. Il modello è
strutturato su cinque sezioni:
I Sezione comando
• Staff del Comandante del C.O.A.
• Ufficio C.O.A.)
II Sezione pianificazione
III Sezione operazioni
• Centro Operativo del C.O.A.
• Reparti Operativi
IV Sezione logistica
• Unità Approvvigionamento
• Unità Servizi
• Unità Riparazioni
• Unità Mensa
• Unità Medica
V Sezione amministrativo-contabile
Comandante del
C.O.A.
Struttura del Comando Operativo Avanzato
Sezione
pianificazione
Sezione
logistica
Sezione
operazioni
Sezione
amministrativocontabile
– Staff del Com.te
– Ufficio C.O.A.
– Riorganizzazione delle CC.MM.RR.e del dispositivo di mobilitazione per grande calamità –
Allegato alla circolare EM- 01 del (data)
Sezioni del Comando Operativo Avanzato
– Compiti e consistenza organica –
Staff del Comandante del C.O.A.
– 2 funz. Tecnici
-1 medico del
Servizio Sanitario
– 2 qualificati VF
– 2 unità SATI
Sezione Comando – 2 autisti
Ufficio C.O.A:
L’Ufficio C.O.A. gestisce gli affari generali e quelli del
personale con particolare riferimento ai movimenti in
ingresso ed in uscita dal campo-base.
– 1 funz. tecnico
– 2 qualificati VF
– 2 unità SATI
Sezione Pianificazione
La funzione di responsabile della Sezione Pianificazione è
attribuita al Vice-Comandante del C.O.A.
Egli supervisiona tutte le informazioni relative a:
– meeting di pianificazione;
– predisposizione, per ciascuna fase operativa, dell’Incident
Action Plan (IAP) ovvero redazione di un piano di intervento
eventualmente corredato da elaborati grafici e previsione
dello sviluppo temporale delle operazioni;
– sviluppo di soluzioni per le operazioni di soccorso;
– analisi tecnica delle operazioni di soccorso e risorse
assegnate (verifica che unità assegnate ad un determinato
intervento siano sufficienti, le squadre abbiano le attrezzature
idonee, ecc.);
– raccolta dei dati e della documentazione concernenti gli
interventi assegnati (schede di intervento).
– Vice Com.te
– 2 funz. VF
– 4 qualificati VF
Centro Operativo
del C.O.A.:
– 1 funz. Resp.
Operativo del C.O.A.;
– 2 funz. VF
Sezione Operazioni E’ affidata al Responsabile Operativo del C.O.A. e – 4 operatori TLC
cura la gestione delle squadre durante gli interventi sul
territorio. Il responsabile della sezione attua i contenuti
dell’Incident Action Plan e riferisce al Responsabile
della Sezione Pianificazione sull’andamento delle
operazioni.
Reparti operativi:
– Sezioni operative
– Sezioni mezzi
speciali
– Unità speciali
– Presidi VF
decentrati
– Riorganizzazione delle CC.MM.RR.e del dispositivo di mobilitazione per grande calamità –
Allegato alla circolare EM- 01 del (data)
Unità Approvvigionamento
L’Unità si occupa delle richieste di tutte le risorse
necessarie all’emergenza e gestisce il magazzino
scorte:
Attrezzature, carburanti e combustibili, derrate
alimentari, acqua, materiale per l’igiene, effetti campali e
di vestiario, materiale di cartoleria
– 3 unità VF/SATI
Unità Servizi
L’Unità provvede al montaggio, gestione e
manutenzione di tende /shelter, servizi igienici, reti
idrauliche, elettriche ed idrotermiche.
Provvede inoltre alla assegnazione degli alloggi ed
all’igiene nel campo.
– 6 unità VF
– 2 SATI
Unità Riparazioni
L’Unità provvede alla manutenzione, riparazione e
rifornimento dei mezzi ed alla riparazione e
manutenzione delle attrezzature di intervento.
– 5 unità
Unità Mensa
L’Unità si occupa della preparazione dei pasti per il
personale e del confezionamento degli alimenti da
veicolare in zona distante.
Le unità saranno
quantificate dal
Comandante del
C.O.A. in funzione
della tipologia
gestionale che sarà
adottata per il servizio
(in proprio, a cura di
volontari, con
affidamento a Ditta)
Sezione Logistica
Unità Medica
Assolve alle necessità mediche e farmaceutiche del
personale in zona d’operazioni.
Il presidio sarà di
norma fornito dalla
Regione di
provenienza del
campo-base
Sezione
Amministrazione
e Contabilità
Svolge gli adempimenti contabili relativi agli acquisti ed
ai contrati di fornitura. A tal fine:
– predispone la documentazione relativa ad impegno,
liquidazione, ordinativo e pagamento di ciascuna spesa.
– raccoglie e trasmette la documentazione al comando
del funzionario delegato per la successiva
rendicontazione;
– richiede alla Dir. Centrale per le Risorse Finanziarie le
aperture di credito in favore del funzionario delegato
sulla base di una previsione (o di un consuntivo) per
ciascun capitolo di spesa.
– 4 unità SATI
– Riorganizzazione delle CC.MM.RR.e del dispositivo di mobilitazione per grande calamità –
Allegato alla circolare EM- 01 del (data)
Parte Quarta
MOBILITAZIONE, CATENA DI COMANDO E RAPPORTI ISTITUZIONALI
MOBILITAZIONE SU ALLARME
Tipo Ambito territoriale Mobilitazione disposta dal
Allarme
BIANCO
per intervento nell’ambito della
provincia
Comandante Provinciale con
eventuale concorso di un comando
limitrofo
Allarme
GIALLO
per intervento nell’ambito della regione Direttore Regionale con eventuale
concorso di Direzione limitrofa
Allarme
ROSSO
emergenza nazionale con impegno
immediato di tutte le C.C. MM. RR.
C.O.N.
Si riportano di seguito i diagrammi riflettenti:
la catena di comando e controllo delle forze VV.F. sul cratere dell’emergenza
i collegamenti funzionali fra le forze VV.F. sul cratere e gli organismi del Sistema
Nazionale di Protezione Civile
Catena di comando e controllo delle forze VV.F. sul cratere dell’emergenza
Unità T.A.S.
N.C.P.
Nucleo TLC
COMANDO DI
CRATERE
Campo Base
(C.O.A.)
Reparto volo
Unità Cinofile
Presidi VVF
Presidi VVF
Presidio VVF
C.O.M.
C.O.M.
C.O.M.
S.A.F.
– Riorganizzazione delle CC.MM.RR.e del dispositivo di mobilitazione per grande calamità –
– Riorganizzazione delle CC.MM.RR.e del dispositivo di mobilitazione per grande calamità –
SEZIONI OPERATIVE – Dotazioni per Comando Provinciale
Annesso alla circolare n. EM-01 del (data)
Direzione Regionale Comando
Numero sez.
operative per
Comando
Numero sez operative
per Direzione
Regionale
Abruzzo Chieti 2
Abruzzo L’Aquila 1
Abruzzo Pescara 1
Abruzzo Teramo 1
5
Basilicata Matera 1
Basilicata Potenza 2
3
Calabria Catanzaro 1
Calabria Cosenza 1
Calabria Crotone 1
Calabria Reggio Calabria 1
Calabria Vibo Valentia 1
5
Campania Avellino 1
Campania Benevento 1
Campania Caserta 2
Campania Napoli 5
Campania Salerno 3
12
Emilia Romagna Bologna 2
Emilia Romagna Ferrara 1
Emilia Romagna Forlì – Cesena 1
Emilia Romagna Modena 1
Emilia Romagna Parma 1
Emilia Romagna Piacenza 1
Emilia Romagna Ravenna 1
Emilia Romagna Reggio Emilia 1
Emilia Romagna Rimini 1
10
Friuli Venezia Giulia Gorizia 1
Friuli Venezia Giulia Pordenone 1
Friuli Venezia Giulia Trieste 1
Friuli Venezia Giulia Udine 1
4
Lazio Frosinone 1
Lazio Latina 2
Lazio Rieti 1
Lazio Roma 5
Lazio Viterbo 1
10
– Riorganizzazione delle CC.MM.RR.e del dispositivo di mobilitazione per grande calamità –
SEZIONI OPERATIVE – Dotazioni per Comando Provinciale
Annesso alla circolare n. EM-01 del (data)
Liguria Genova 3
Liguria Imperia 1
Liguria La Spezia 1
Liguria Savona 1
6
Lombardia Bergamo 1
Lombardia Brescia 2
Lombardia Como 1
Lombardia Cremona 1
Lombardia Lecco 1
Lombardia Lodi 1
Lombardia Mantova 1
Lombardia Milano 3
Lombardia Pavia 1
Lombardia Sondrio 1
Lombardia Varese 2
15
Marche Ancona 2
Marche Ascoli Piceno 1
Marche Macerata 1
Marche Pesaro e Urbino 2
6
Molise Campobasso 2
Molise Isernia 1
3
Piemonte Alessandria 1
Piemonte Asti 1
Piemonte Biella 1
Piemonte Cuneo 1
Piemonte Novara 1
Piemonte Torino 3
Piemonte Verbania 1
Piemonte Vercelli 1
10
Puglia Bari 2
Puglia Brindisi 1
Puglia Foggia 1
Puglia Lecce 1
Puglia Taranto 2
7
Sardegna Cagliari 2
Sardegna Nuoro 1
Sardegna Oristano 1
Sardegna Sassari 2
6
– Riorganizzazione delle CC.MM.RR.e del dispositivo di mobilitazione per grande calamità –
SEZIONI OPERATIVE – Dotazioni per Comando Provinciale
Annesso alla circolare n. EM-01 del (data)
Sicilia Agrigento 2
Sicilia Caltanissetta 1
Sicilia Catania 2
Sicilia Enna 1
Sicilia Messina 2
Sicilia Palermo 3
Sicilia Ragusa 1
Sicilia Siracusa 2
Sicilia Trapani 2
16
Toscana Arezzo 1
Toscana Firenze 2
Toscana Grosseto 1
Toscana Livorno 1
Toscana Lucca 1
Toscana Massa Carrara 1
Toscana Pisa 2
Toscana Pistoia 1
Toscana Prato 1
Toscana Siena 1
12
Umbria Perugia 2
Umbria Terni 1
3
Veneto Belluno 1
Veneto Padova 1
Veneto Rovigo 1
Veneto Treviso 2
Veneto Venezia 3
Veneto Verona 1
Veneto Vicenza 1
10
Totale 143
Mistr/
– Riorganizzazione delle CC.MM.RR.e del dispositivo di mobilitazione per grande calamità –
UNITA’ OPERATIVE – Dotazioni per Direzione Regionale
Annesso alla circolare n. EM-01 del (data)
DIREZIONE
REGIONALE
Campi
Base
Nuclei NBCR
avanzato
Nuclei
Elisocc.
Sezioni
Operative GOS GOS/Mini GOS/M-Mini
Nuclei
SAF (*)
Squadre
USAR NCP Sq. SA
Nuclei
Cinofili
Nuclei
SMZT
ABRUZZO ♦ 5 1 1 1 1/I^ 2
BASILICATA 3 1 1 1/I^ 2
CALABRIA ♦ 5 1 1 1/II^ 3 ♦ ♦
CAMPANIA ♦ ♦ 12 2 1 1 1/I^ ♦ ♦ 6 ♦
EMILIA ROMAGNA ♦ ♦ ♦ 10 1 1 1/II^ Unità AMA/FE 5 ♦
FRIULI VENEZIA GIULIA 4 1 1 1 1/I^ ♦ 2
LAZIO ♦ ♦ ♦ 10 1 1 1/II^ ♦ 5 ♦
LIGURIA ♦ 6 1 1 1 1/I^ 3 ♦
LOMBARDIA ♦ ♦ ♦ 15 1 1 1/II^ ♦ 8 ♦ ♦
MARCHE ♦ 6 1 1 1/II^ 3
MOLISE 3 1 1 1/I^ ♦ 2 ♦
PIEMONTE ♦ ♦ 10 1 1 1/II^ ♦ ♦ 6 ♦
PUGLIA ♦ ♦ ♦ 7 1 1 1/II^ 4
SARDEGNA ♦ ♦ 6 1 1 1 1/I^ ♦ 3 ♦
SICILIA ♦ ♦ ♦ 16 2 1 1 1/I^ ♦ 8 ♦ ♦
TOSCANA ♦ ♦ ♦ 12 1 1 1/II^ ♦ 6 ♦
UMBRIA 3 1 1 1 1/I^ 2
VENETO ♦ ♦ ♦ 10 1 1 1/II^ ♦ 6 ♦ ♦
TOTALI 10 9 12 143 18 18 9 18 7 6 76 9 7
(*) Nuclei SAF: sono indicati con “/I^” i nuclei di pronta mobilitazione; con “ /II^” i nuclei di mobilitazione successiva.
Mistr/
Loc. YYYYYYYYYY – COMUNE (Prov)
Tel. 0000000 fax 0000000
E-mail comandocratere@vigilfuoco.it
DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE
Direzione Regionale VV.F. per ………………
Comando di Cratere per l’emergenza “Denominazione attribuita dal C.O.N.”
_____________________________
_____________________________
_______________
Oggetto:
IL DIRIGENTE GENERALE
Comandante del Cratere
(Xxxxxxxxx)
Loc. YYYYYYYYYY – COMUNE (PROV)
Tel. 00000000000000 fax 0000000000000
E-mail coaxxxxxxxxxxx@vigilfuoco.it
C.F.: (riportare il CF del Comando di appartenenza del Comandante del C.O.A.)
DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE
Comando Operativo Avanzato “XXX (Regione da cui proviene il campo-base)”
per l’emergenza “Denominazione attribuita dal C.O.N.”
_____________________________
_____________________________
________________
Oggetto:
IL COMANDANTE DEL C.O.A.
(Xxxxxxxxx)